Attraversa il palato e investe le viscere per risalire fino al cervello e farci il nido.
Il sapore del peccato sa:
di biscotti intrisi di nutella mangiati a mezzanotte;
di miele di femmina proibita;
sa di un miscuglio di paura ed adrenalina;
sa di latte maschile furtivo;
sa di baci rubati dentro ai portoni;
di graffi nascosti;
di morsi coperti dal fondotinta;
di succhiotti occultati dai capelli;
sa di segni e saggi, di graffi e graffismi che risiedono in altre sim card;
di password da cambiare ogni mese;
di ricordi del passato, di riviste rubate da un angolo di casa e di profumo di carta patinata;
sa di sfide con gli amici, di racconti di gruppo e di calzoni corti;
sa di maestre, dottoresse ,cameriere, zie;
sa di occasioni colte al volo;
sa di parole sporche, di discese senza salite, di complicata complicità;
sa di tempo che scorre inesorabile e di orologi sincronizzati;
sa di lunghe assenze e di brevi presenze;
sa di negazioni e concessioni, di promesse fatte e rinnegate, di sì, di no, di se e di ma;
sa di lacrime e di sorrisi, di sudore e di parole pronunciate a fatica;
sa di “mi manchi” e di “ho tanta voglia di te”;
sa di oggi, non certo di ieri ne dei forse dell'incerto domani.
buon appetito
sinner
( v ) + ( x )
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